St.Moritz: Luxury attitude…

Il fatto che abbia pubblicato questo post nei tempi previsti ha del miracoloso…
Un paio di giorni fa infatti, mentre scrivevo di St.Moritz e riflettevo su come siano cambiate le abitudini e frequentazioni nella lussuosa meta turistica alpina, mi è successo praticamente di tutto.
Visto che il mio grado di concentrazione è pari a quello di Flavia Vento mentre si fa la ceretta, trovo difficoltoso immedesimarmi nell’ipotetico simbolico frequentatore della località svizzera con una folta presenza di volenterosi operai sul tetto di casa mia. Mentre i muratori trapano e martellano è infatti arduo immaginare uno chalet insonorizzato dalla candida e folta neve circostante nel quale uno scoppiettante caminetto acceso illumina ad intermittenza le persone sedute su comode poltrone in pelle che rivisitano gli episodi della giornata sciistica; magari sorseggiando un cognac riscaldati dal loro bel pullover in cashmere. Certo, il fatto che dalla mia finestra si vedesse cadere calcinaccio, poteva anche starci un richiamo ai fiocchi di neve.
Ripercorrendo la visita a Sankt Moritz, descrivevo l’attitudine della cittadina svizzera al lusso. Sulle rive del lago omonimo circondato da una piacevole pista ciclabile, sorgono non moltissimi hotel e case dall’aspetto signorile. Il centro, riassumibile in una via principale, è costellato da attività commerciali dal marchio altisonante. Piccoli negozi raffinati che alimentano la mia fantasia che suggerisce uomini benestanti intenti ad acquistare preziosi e regali per impellicciate e ricercate signore che li accompagnano; a volte sono le loro mogli.
Piacevole menzione la merita anche la stazione, meta di un treno particolarmente affascinante ed a cui dedicherò il prossimo post, ossia il Trenino Rosso del Bernina.
Nel post che avevo scritto prima degli sfortunati eventi invece e che a breve descriverò, mi soffermavo sul fatto che l’apice di questa località è probabilmente stato raggiunto tra i plasticosi anni 80 ed i primi anni 90, dove oltre alle storiche classi sociali aristocratiche e particolarmente abbienti si intrufolavano, o cercavano di farlo, anche gli arricchiti dell’ultimo decennio. Famosa la parodia del film panettone Vacanze di Natale del 1991 quando i fratelli Vanzina con l’abituale leggerezza narrativa che contraddistingue i loro lungometraggi, proprio a Sankt Moritz danno vita ad improbabili personaggi che variano dal nobil-ricco, al burinaccio, piuttosto che al volenteroso cameriere destinato a servire gli uni e gli altri. Uno spaccato sociale ormai quasi estinto viste le difficoltà che attraversa la classe media che sempre meno può permettersi lussi temporanei, mentre ricchi e servitori rimangono stabili ai propri posti.
Anche per me questo passaggio è stato significativo; non mi riferisco alla fase storica appena menzionata con le sue valenze sociali o economiche, bensì al presente dato che proprio durante questa riflessione mi si è fulminato il laptop.
Superato il panico iniziale, nel bel mezzo di una esamina storica non indifferente è bastato mettere mano al portafoglio ed acquistarne uno nuovo, parte non indolore ma meno complicata che, nell’attimo dello striscio debitorio, mi ha accomunato per alcuni decimi di secondi ad un qualsiasi facoltoso frequentatore di St.Moritz. Il difficile è stato il seguito, nella più complicata fase di ripristino dei programmi che mi permettono di scrivere e di elaborare foto; fase che invece ha ulteriormente sospinto il mio approccio spirituale a Nostro Signore Gesù Cristo.
Riguardo l’ultima frase mi impongo una riflessione seria, perché è meglio spendere denaro dal computeraio che non in farmacia, ne sono consapevole. La rottura delle cose spesso provoca fastidio o disagio ma chi se ne frega.
Tornando invece a parlare della giornata trascorsa nel Comune del Canton Grigione, non si possono non citare anche alcune soluzioni architettoniche pubbliche decisamente eleganti ed appropriate come la scala mobile che dal parcheggio sotterraneo riscaldato sospinge i turisti verso l’abitato e li intrattiene con una bellissima gallery di foto in bianco e nero ritraente vissuti storici che variano dalla posa delle prime pietre di quelli che sarebbero diventati edifici storici a spaccati di vita con gli sci ai piedi.
Così come risultano interessanti i camminamenti sopraelevati che si affacciano direttamente sul lago offrendo la possibilità al visitatore di scattare delle foto suggestive panoramiche o addirittura ammirare delle regate di barche a vela che in alcune occasioni ravvivano il lago ed il paesaggio circostante.
A qualcuno la sintesi e la cura del particolare può anche non piacere, così come può non entusiasmare Sankt Moritz che si presenta, a mio modo di vedere, minimalista ed appropriata al contesto. Diciamo che il menù rispecchia l’atmosfera ed offre un’adeguata e preziosa nouvelle cuisine a discapito di un abbondante e popolare pasta e fagioli da ricercare in altre circostanze.