Puntata Zero. Grecia, Symi. Seconda Parte.

Peschereccio a Panormitis

Peschereccio a Panormitis

Durante la lettura vi suggerisco: Shiraz The mask of Zorro (Jiahad Akl) http://www.youtube.com/watch?v=aPBktD8kiQg

Si riaccendono i motori dell’Eviva e salpiamo nuovamente verso la capitale dell’isola di Symi, Chora, cui il significato in greco altro non è che borgo. Scorrono così dietro a noi le immagini del bellissimo panorama che fa da sfondo al monastero dell’Arcangelo Michele e cominciamo a costeggiare le irregolari coste rocciose per una quindicina di minuti. Si intravedono molte insenature e spiagge pressoché deserte, molte accomunate dall’erigersi di piccole Chiese a pochi metri dal mare. Qualche lussuoso yacht e barche a vela ormeggiate in prossimità fanno intendere che non è facile raggiungerle via terra trasformandole, di fatto, in luoghi esclusivi.

Mentre la famiglia sguardofisso consuma un bicchiere di vino rosso in cabina, mi faccio invogliare e rinuncio alla mia dieta ferrea facendomi servire un calice di vino bianco leggermente frizzante.

La marca? Probabilmente un Cartòn del 2013. Me lo gusto lo stesso.

Il nostro tragitto prevede una sosta per godere delle acque trasparenti e dall’azzurro intenso che ci offre l’Egeo.

Baie isolate a Symi

Baie spettacolari a Symi

Ci fermiamo in una baia spettacolare dove tra noi ed il silenzio assoluto si interpone solo il richiamo incessante delle cicale, del vento e delle onde che cullano la nostra barca, il catamarano ed altri tre yacht ormeggiati al largo. Ad onor di cronaca arriverà da lì a poco anche una barchetta dalle dimensioni ridottissime secondo me occupata da triestini. La classica scena con la moglie di Pepi che dice che non vorrebbe essere nei panni di quelli che hanno barche oltre i 50 metri; già lei fa fatica a pulire i pavimenti di una di cinque, immaginiamo quelle… Ma questa è un’altra storia.

Natura di lusso

La barca di Pepi è nascosta tra le altre due

Altro non rimane che tuffarci e qui, non lo nascondo, si evidenzia ulteriormente la differenza fisica tra sovietici ed il sottoscritto che ha indossato una maglietta termica per non rimanere folgorato all’istante dalla temperatura gelida dell’acqua a differenza degli altri membri che, famiglia sguardofisso a parte che non si è mossa dalla loro postazione, ha goduto appieno delle temperature artiche per sentirsi un po’ a casa. I loro sguardi felici a mio avviso non travisavano gioia per la bellezza del posto, ma per l’abbassamento di qualche ventina di gradi dei loro corpi temprati.

I colori del mare

I colori del mare e della roccia

Così anche raggiungere la spiaggia per loro diventa una nuotatina rinfrescante, per me una sfida da vincere per rimanere vivo. Una volta vinta strascino il mio corpo sulla sabbia in stile Robinson Crusoe cercando di riprendere il fiato necessario per poter rifare il percorso inverso e risalire a bordo. Per un attimo non nascondo di aver pensato che anche dormire una notte nella chiesetta non sarebbe stato male. Il tutto sotto gli occhi della famiglia sguardofisso che intanto continuava ad ingurgitare vino rosso mutando così il colore dei loro visi dal grigio cementite ad un rosa quasi umano.

Risaliti tutti in barca e riaccesi i motori siamo sgusciati all’arrivo del traghetto di linea che, a differenza nostra, non si sarebbe fermato in quella bellissima baia ma si sarebbe limitato a passarci a fianco per farla vedere ai turisti. Un po’ come Charlie Chaplin quando lasciava colare la saliva sul vetro delle finestre dei ristoranti mentre da fuori guardava gli avventori che mangiavano le bistecche.

Charlie Chaplin guarda

Charlie Chaplin guarda

Beh, in questo caso ci vuole davvero uno sforzo economico in più non troppo importante per godersi una giornata di questo tipo. Non è poi così proibitiva.

Non mi soffermo a fare i conti in tasca a nessuno ma invece continuo a recensire lo yacht Eviva che, dopo averci offerto la splendida cornice di Panormitis e la graditissima tappa nella pittoresca baia cui sopra, continua a danzare tra le onde con destinazione Chora, il cuore di Symi. (Renato)

Barca turca carico di donne "audaci"

Verso Chora…

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