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La Mezza Maratona di Bonn

La Deutsche Post Marathon di Bonn in Germania si svolge ad aprile e comprende sia la maratona di 42K che la mezza di cui ci occuperemo in questo caso.

La scelta di correre una mezza maratona in questa località è fondamentalmente scaturita da due fattori, uno dovuto alla curiosità ed uno economico. La curiosità nasce dal fatto di visitare due interessanti realtà teutoniche quali Bonn, Capitale della Germania Ovest prima della riunificazione ed un anno dopo la caduta del muro di Berlino (che avvenne nel 1989) e Colonia dove vi si è quasi costretti a transitare in quanto è lì che è situato l’aeroporto di riferimento.

La distanza tra le due città è davvero breve e con efficienti collegamenti che permettono di dedicare un giorno del week end per visitare l’interessante Colonia bagnata dal fiume Reno che nel suo lunghissimo tratto navigabile scorre fino ed anche a Bonn, creando così un collegamento fluviale tra i due centri tedeschi.

Economicamente, accennavo nelle premesse, c’è la possibilità di trovare prezzi dei voli ridottissimi con le solite compagnie low cost dato che, almeno in questa occasione, l’evento sportivo non ha contribuito ad alzare le tariffe. Prenotare un biglietto aereo nel week end in cui si svolge una maratona di prestigio spesso significa sborsare un ingente quantitativo di denaro in più rispetto alla media.

La mezza maratona di Bonn, così come la maratona, non è internazionale e per di più si svolge in contemporanea con quella di Berlino che, per ovvi motivi, è la più ambita.

Non essendo internazionale la navigazione del sito ufficiale  e la conseguente iscrizione per chi non parla o legge tedesco diventa abbastanza complicata ma, con l’aiuto delle tecnologie moderne, nulla è impossibile.

Pettorale e gadget si ritirano vicino il luogo stabilito per la partenza che avviene nei pressi dell’Università di Bonn. Le gare meritano di essere corse solo per il gusto di poter ritirare la t-shirt omaggio che è una delle più brutte casacche mai viste in circolazione e per questo motivo diventa di primaria importanza riuscire ad impossessarsene ed indossarla almeno una volta nella vita.

Chiaramente modesto anche lo stand dedicato agli articoli per corridori che nelle manifestazioni internazionali siamo abituati a vivere come vere e proprie fiere.

Ciò premesso l’ambiente che si respira è quello di una competizione paesana e spensierata con non moltissimi partecipanti, circa 1000, anche se al nastro della partenza non mancano atleti professionisti di buon livello. Il rischio per un amatore con tempi appena decenti, come nel mio caso, è di ritrovarsi proprio nelle primissime file con atleti che al via partono a razzo costringendoti a fare altrettanto per non essere travolto. Personalmente è stata la prima volta che anziché cercare di guadagnare posizioni ho indietreggiato per evitare di partire in prima fila con i professionisti o presunti tali dalle velocità esorbitanti. Ciò nonostante ai primi metri avevo un ritmo di 4,18 che neanche a vent’anni avrei tenuto.

Il percorso, se si è fortunati nel viverlo in una giornata primaverile soleggiata, è davvero bello.

Usciti dal centro cittadino si attraversa immediatamente il ponte sul Reno Kennedybrücke e ci si trova a correre sulla sponda opposta di Bonn, a Beuel, tra quartieri signorili, ci si immerge in un polmone verde, si scende un pezzo di superstrada per poi risalirlo, si pratica la pedonale che costeggia il Reno per poi riattraversare il ponte che ci porterà nuovamente al centro di Bonn. Curiosi i punti di ristoro che, oltre ai soliti maledetti bicchieri di plastica d’acqua impossibili da bere in corsa, presentano la bevanda energetica per eccellenza in Germania: la sacra birra. Assurdo.

Fatto sta che i ritmi della gara sono davvero buoni per chi è in cerca del suo personale.

L’affluenza di pubblico è presso che nullo fino alla zona del Parco Hofgarten dell’Università a circa 3K dall’arrivo dove invece le strade sono stracolme di curiosi e sostenitori che indubbiamente spingono gli atleti a dare il massimo fino all’arrivo allestito a Piazza Markt.

Tagliato il traguardo e ritirata la medaglia, pure questa di scarso appeal estetico, ci si addentra nel paddock riservato agli atleti dove rifocillarsi con prodotti locali e litri di birra nei numerosi chioschi sponsorizzati che per molti dei partecipanti locali pare essere il vero scopo dell’iscrizione.

In conclusione Bonn con la sua mezza maratona diventerà un piacevole ricordo ed un’esperienza da non perdere. Consigliata.

 

La Mezza Maratona di Barcellona

IMG-20160214-WA0008Dichiarazione d’amore più plausibile per la mia recente passione, la corsa, non potevo che non farla partecipando alla Mezza Maratona di Barcellona il 14 febbraio, giorno infatti solitamente dedicato agli innamorati.

Un primo piccolo passo del turismo verso l’auto-sopravvivenza, ve lo dico, si chiama corro e viaggio, ossia la recente e sempre più incalzante moda di iscriversi a manifestazioni podistiche in luoghi ove spendere il weekend usufruendo di voli low cost e la possibilità di abbinare sfide agonistiche alle scoperte culturali che le città europee offrono ai visitatori.

Se Barcellona è una delle mete più ambite grazie soprattutto alle maestose opere da cui è costituita, partecipare ad una manifestazione come la maratona o la mezza, rende sicuramente esclusiva ed unica l’esperienza nella ultra gettonata metropoli catalana.

florenceL’inaspettata temperatura primaverile aveva già di prima mattina profuso atmosfera di buona e festosa riuscita dell’evento che, corridori amatoriali a parte, ospitava atleti professionisti cui obiettivo era quello di abbassare il record mondiale; impresa riuscita al femminile a Florence Kiplagat l’anno precedente (2015).

L’atleta keniota si ripresentava al via con buoni propositi che però non sarebbero bastati a farle ripetere l’impresa. Nella categoria maschile, più combattuta, il primo ad oltrepassare il nastro è stato Vincent Kipruto (1.02:54) d’un soffio su Daniele Meucci (1.02:55).

Il lungo serpente umano inizialmente composto da 14031 partecipanti, ben suddivisi per tempo di dichiarata percorrenza in modo da favorire la fluidità di manovra e svolgimento, ha colorato ed animato la città iberica fino  a quando anche l’ultimo concorrente ha di per sé faticosamente portato a termine l’impresa in 3.04:35, lasciandosi comunque dietro ben 208 ritirati.

La mia prima mezza maratona si è conclusa in modo e tempo previsto anche se, come al solito, avrei potuto fare qualcosina di meglio dopo ore ed ore di allenamento. Anyway aver timbrato un 1.37:48 (che abbasserò leggermente nella mezza maratona corsa successivamente #StayTuned) mi consentirà di terminare in 2929ma posizione totale (1255° in categoria maschile). Numeri da occultare nei discorsi tra runners seri e da sfoggiare orgogliosamente in pranzi tra principianti ed amici sedentari.

kiprutoLa gara per se stessa è comunque molto piacevole, vuoi per il fatto che attraversare le vie di Barcellona è molto affascinante, in particolar modo quando la marea umana si snoda nella lunghissima via Diagonal dove si possono ammirare i corridori che ci precedono e prendere carica dai centinaia che ci rincorrono, nonché per la conformazione del percorso, perlopiù pianeggiante e studiato appositamente per registrare tempi veloci.

Per chi volesse partecipare alla prossima edizione niente di più facile: basta visitare il sito ufficiale, compilare i dati personali, pagare la quota d’iscrizione ed il gioco è fatto. Tranne che in Italia infatti, in nessuna parte d’Europa è necessario essere tesserati a federazioni o associazioni varie, né tantomeno serve presentare un certificato medico sportivo che però è il buonsenso ad obbligarci ad effettuare con frequenza per monitorare il fisico ed evitare spiacevoli episodi.