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InTourVista: il barbiere di Porto

filoPedro Magalhães, giovane barbiere originario di Lisbona che vive e lavora a Porto è il protagonista della inTourView dedicata alla città lusitana.

La visione dei giovani e meno giovani europei che abbiamo raccolto fin’ora è accumunata da un senso di frustrazione abbastanza papabile, vuoi per il perdurare della crisi economica globale che per la rigida gestione franco-tedesca che prevede lo stringimento della morsa d’austerità senza allentamenti all’orizzonte.

A Porto in ogni caso, così come a Barcellona si nota un notevole sforzo per lasciarsi alle spalle questo periodo e le medicine adottate sono orientate alla professionalità, cura dei dettagli e massima attenzione alla ricezione turistica che giorno dopo giorno sta modificando le proprie abitudini. A conferma delle mie personali percezioni ci sono i dati delle Ambasciate e Consolati Enit a confermarlo. Le analisi del quadro socio economico portoghese dicono infatti che:

il Portogallo, come noto, ha concluso nel maggio 2014 il Programma triennale di assistenza finanziaria con la Troika con una “clean exit”, ovvero senza il ricorso ad ulteriori crediti di sostegno. Ciò è stato possibile grazie ad una ripresa economica nel Paese che si sta consolidando grazie principalmente al buon andamento delle esportazioni e del turismo in arrivo. La crescita del PIL nel 2014 si è confermata allo 0,9% e il trend resta positivo anche nelle previsioni del 2015 (1,6%) e del 2016 (1,5%). (fonte)

luisnightCosì se adeguati investimenti in ricerca e cultura sono fondamentali nella crescita di un Paese che potrà mettere a disposizione dei propri cittadini strumenti funzionali e futuristici, la civilizzazione di luoghi che sono o furono trascurati, attireranno molti curiosi e turisti rassicurati sulla loro incolumità e benessere. Porto si muove in questa direzione.

sciuraGrazie al profumo dei soldi derivante dalla nuova frontiera della green economy molte realtà partecipano alla metamorfosi indispensabile e richiesta proprio dal nuovo e sempre più preponderante turismo responsabile che esige spazi dedicati alla famiglia e sportivi; isole pedonali, parchi giochi attrezzati per bambini ed animali domestici, piste ciclabili e quant’altro allontanino i rumori e l’inquinamento giornaliero cui ci siamo auto condannati negli anni scorsi non solo favoriscono un sano sviluppo comunitario ma, appunto, riflessoattirano le persone che fuggono dalle proprie sgangherate realtà.

L’architettura, ovviamente, testimonia questo nuovo atteggiamento eco responsabile con costruzioni sempre più attente ai consumi senza privare l’ospite di nessuna tecnologia, anzi, spesso aumentandone i comfort. Dal punto di vista turistico è naturalmente importantissimo, sicuramente primario, anche questo aspetto e Porto l’ha ben interpretato con un’ampia offerta di moderni e funzionali guest house, appartamenti, alberghi e via dicendo con un rapporto qualità prezzo davvero notevole e diversificando l’offerta per ogni tipo di turista, prediligendo la classe medio alta a vedere dagli investimenti attuali.

favChi continua ad avere un’idea dell’Europa anni 80, dove Grecia e Portogallo erano fanalini di coda con le loro incertezze per il mercato ed il turismo, oggi giorno si dovrà ricredere sulla meta lusitana. Agli ultimi posti di tutte le statistiche e, peggio di tutto con prospettive funeree, rimane la Grecia che, in buona compagnia italiana, sta colando a picco causa investimenti nulli e politiche di vecchio stampo ben lontane dalle direzioni richieste dal mercato attuale.