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InTourvista: la Grecia vissuta dai greci

L’InTourVista del mese ci porta ad approfondire la realtà greca attraverso una breve analisi di mr.Meos Kambourakis, proprietario assieme alla sorella dell’Hotel Evi situato a Faliraki a Rodi.

L’allineamento contabile rispetto i canoni della Comunità Europea sta chiaramente mettendo in grossa difficoltà lo Stato greco caratterizzato da una economia suddivisa per la maggior parte in estate inverno a differenza di altri Paesi. Chiaramente la conformazione della Grecia è fortemente influenzata dalle entrate turistiche che in piena stagione rimpinguano in qualche modo le tasche degli ellenici che a settembre vengono svuotate di sostanza e riempite di ulteriori incertezze per affrontare l’inverno.

Tassazioni elevate, confuse e senza una limpida programmazione stanno inginocchiando le già deboli risorse turistiche che hanno difficoltà nello stipulare nuovi contratti a prezzi concorrenziali inconsapevoli di quali saranno le nuove imposte da versare sia in quantità che scadenza.

I moltissimi balzelli burocratici cui ci hanno abituato i luminari di Bruxelles hanno praticamente raso al suolo delle, effettivamente, isole felici, che al momento sopravvivono grazie a qualche generosa iniziativa privata e l’aiuto delle condizioni climatiche che bene o male ancora attirano molti turisti certi di non dover aprire l’ombrello per la durata delle loro preziose ferie.

L’aumento del costo vita ha tra l’altro aumentato il già importante divario tra qualità del servizio e prezzo da pagare per averlo con evidenti lacune da parte di innumerevoli strutture perlopiù a gestione familiare.

Chi tra l’altro ha scelto di offrirsi al mercato con formule all inclusive spalancando le porte al mercato principalmente dell’est Europa deve fare i conti con un sostanziale aumento degli alcoolici e prodotti primari che giorno dopo giorno vanno a riempire capienti stomaci mai colmi.

Situazione paradossale quindi quella che si assiste in Grecia dove a far da cornice tra il perfetto binomio del fluttuar d’onde ed un vitale sole incessante, almeno nelle isole, esistono scorci rassomiglianti a luoghi coinvolti in guerriglie o bombardamenti anziché eleganti ed ospitali edifici di accoglienza.

Se il presente è incerto, il futuro pare ancor più traballante vista e considerata l’evidente incompatibilità tra l’estremo rigore teutonico e la spensierata approssimazione ellenica.

Contro… Trip Advisor

Il noto logo di Trip Advisor

Il noto logo di Trip Advisor

 

In questi ultimi vent’anni si sono trasformati ed evoluti i mezzi per comunicare, fondamentalmente non sono cambiati quelli per spostarci che si sono invece riproposti alle masse con vantaggiose offerte, aprendo così a quasi tutti le porte d’accesso a luoghi fino a poco tempo fa frequentati solamente dalla medio alta borghesia.

Ultimamente si percepisce una sensazione di quasi competitività tra le persone che si elencano a vicenda i luoghi su cui sono “transitati” spesso  senza alcun approfondimento, con un frasario che si limita a ricordare i piacevoli momenti passati con l’animazione o gli amari sorseggi del caffè espresso nella baracca in periferia di Hammamet. Le recensioni dei resorts e dei viaggi che dovevamo sostenere per raggiungerli erano affidati a professionisti, scrittori o giornalisti specializzati (lavoro per pochi fortunati) oppure ai lucidi racconti di viaggiatori trascritti in piacevoli libri romanzati.

Adesso abbiamo tripadvisor.

Il solito click e ci spostiamo ovunque nel mondo, pronti a sfogliare in presa diretta il “guest comment” di qualsiasi hotel, appartamento o stamberga presente nell’infinita lista che questo sito ci propone. Il metodo di tripadvisor lo conoscono tutti: fatta la tua bella o brutta vacanza lasci un commento sulla struttura che ti ha ospitato. L’ennesimo passaparola in rete.

Giusto dubitare di tripadvisor? Personalmente ritengo che affidarsi al giudizio di persone che spessissimo non hanno il giusto metodo di valutazione sia un grande errore. L’assegnazione delle stelle ad un hotel, ad esempio, non viene dato a “sensazione”. Molti pensano che ci sia un incaricato governativo che gira per gli hotel’s a controllare la presenza di polvere o che i camerieri siano simpatici, in realtà l’assegnazione di categoria si basa sui servizi concreti che la struttura può offrire: tv satellitare in camera, frigobar, wifi, piscina coperta, spa, palestra etc. se poi queste sono nuove e luccicanti o vecchie e decrepite (ma bene o male funzionanti) poco conta.  Spesso la razionalità dei turisti viene annebbiata da aspettative eccezionali che limitano la valutazione della struttura al semplice sfoglio veloce della brochure o le foto del sito (di solito risalenti a 15 anni prima), trascurando la regola fondamentale del mercato: nessuno regala niente. Se ci viene proposto un viaggio alle Maldive durante le feste natalizie allo stesso prezzo di un week end a Vienna a settembre in un hotel pari categoria, evidentemente ci saranno delle differenze.

Perché questi preamboli? Perché su tripadvisor è raro trovare dell’obiettività o professionalità nei commenti. Ci aggiungo anche che quello che ci spinge a scrivere sono motivazioni forti e generalmente in questo campo queste sono date dalla rabbia e non dalla gioia. Arrivare in una struttura che tradisce le nostre aspettative e ci rovina i nostri pochi ed unici giorni di ferie è molto più motivante di una struttura dove tutto funziona e quindi rientra nella nostra idea di normalità; le formiche in camera nei miei sogni maldiviani non erano contemplate, la massaggiatrice thailandese che mi offre sorridente l’infuso tiepido prima del massaggio ai piedi sì. Grazie agli insetti ed il seguente commento negativo su tripadvisor probabilmente scarteremo quell’hotel e di conseguenza il massaggio sublime perché in una camera dello stesso una coppia post-adolescente viziata in viaggio di nozze ha dovuto lottare con 15 formiche. Possiamo anche cambiare i fattori, ma il risultato è lo stesso: qualcuno che si trova a suo agio in ambienti affollati, festaioli e dagli alti volumi potrebbe rimanere entusiasta  della proprietà dell’hotel firmando su tripadvisor sperticate lodi nei loro confronti quando alle persone con caratteristiche opposte risulterebbero invece invadenti e grossolani.

Gli elementi che compongono un viaggio sono davvero tantissimi così come le sfumature di personalità che ognuno di noi porta con sé;  tripadvisor può semplicemente limitarsi a fornire delle idee a grandissime linee, per di più anche quelle spesso viziate dal tempo, dato che non tengono conto dei cambi di gestione e avvicendamenti manageriali che possono cambiare volto alla struttura da una stagione all’altra, rendendo anacronistici i commenti precedenti.

Per non avere brutte sorprese è necessario adattare i propri sogni alle reali possibilità, valutando bene le nostre esigenze quotidiane;  se i luoghi dove ci stiamo recando possono garantircele senza troppe difficoltà o altrimenti, essere disposti ad adeguarci qualora si scelgano posti deficitari in tal senso; prendere coscienza che quando si compra un pacchetto turistico non si comprano anche le persone che ne sono partecipi. Per ultimo, l’onestà dell’offerta è nella maggior parte dei casi definita dal costo di acquisto, valutiamo quindi bene il rapporto qualità prezzo, che spesso è il biglietto da visita di cosa ci aspetta dietro l’angolo.

 

UnoControUno. Grecia, Faliraki. Cannon Bar.

Cadaveri di polpi al Cannon Bar

Cadaveri di polpi al Cannon Bar

Cannon Bar secondo Daniele:

Ma che bel pre-serata al Cannon Bar di Faliraki.

Tipico locale greek style da me scelto dove poter stuzzicare a base di mezes e per iniziare a carburare di mojito prima di distruggermi definitivamente in Old Town a Rodi.

Stavolta con me c’è anche Renato e mentre lui sorseggia la sua bottiglietta d’acqua al bancone, io mi immergo nell’ambiente circostante; così tra i piatti lanciati a terra dai clienti in perfetto stile greco, balli tradizionali, mentre il proprietario George anima la serata ballando a torso nudo circondato dalle turiste prevalentemente di provenienza est europea in cerca di divertimento e, tra un ballo e l’altro, un bambino cameriere dagli occhi spiritati offre ai clienti pezzetti di polpo alla griglia cucinati al momento, i presenti vanno in delirio.

Bambino cameriere spiritato

Bambino cameriere spiritato

Così tra balli di gruppo e flash incessanti come in una finale di Champions, io mi metto alla ricerca di “dama di compagnia” per proseguire al meglio la serata che questa volta non si concluderà nel modo più favorevole. Risultato finale: Ucraina 3 – Daniele 0.

...qui ancora sul'1 a 0 per l'Ucraina.

…qui ancora sul’1 a 0 per l’Ucraina.

Cannon Bar secondo Renato:

Non trovate inquietante la descrizione di Daniele? Per forza che poi ci si scatenano contro le associazioni femministe…

Ebbene sì, l’ho accompagnato in un luogo che non nego, in certi frangenti è anche divertente. Sicuramente tradizionale con il proprietario Jorgo (alias George) che si cimenta in balli alla Zorba’s a petto nudo circondato da bellezze stonate d’alcool di provenienza, perlopiù, dell’Europa dell’est.

Jorge "Zorba" con ucraina

Jorge “Zorba” con ucraina

La mia prima sfida è stata quella di non farmi abbracciare durante la foto che ritrae me, Daniele e George e che il mio collega ha voluto fare a  tutti i costi. Non so se al mio rifiuto mr.George si è offeso, ma indossavo una giacca bianca piuttosto pregiata che poco si adatta al caloroso abbraccio di un omone di 120 kg che ha appena finito di grigliare nove polpi ed ha ballato a petto nudo per 45 minuti con donne almeno apparentemente non troppo affidabili.

Foto di gruppo

Foto di gruppo

Così, mentre Daniele ingurgitava intrugli e si insinuava negli sterili discorsi di tre ragazze ucraine, io affrontavo la seconda sfida, ossia cercare di non annoiarmi in compagnia della mia triste bottiglietta d’acqua. Vinta la prima ma perso inesorabilmente la seconda, la mia serata termina quindi in modo abbastanza prevedibile con un’alzata di bandiera bianca.

Ritratto della felicità

Ho i miei dubbi…

Lascio il locale in balia delle persone sopra descritte e del bambino cameriere che pare una caricatura di Tim Burton.

Ma non è che ho ancora schegge di piatto nei pantaloni?

http://it.wikipedia.org/wiki/Zorba_il_greco

Puntata Zero. Grecia, Rodi. Faliraki Beach

In spiaggia a Faliraki

In spiaggia a Faliraki

Renato predilige posti rilassanti? Io mi immergo nella caotica spiaggia di Faliraki.
Ci vado da solo a pomeriggio inoltrato ma la mia solitudine durerà ben poco visto quello che si vede qua in giro… Musica, locali e soprattutto donne. Tante. Sì, dovrei recensire la spiaggia e lo faccio molto velocemente perché sinceramente le mie priorità al momento sono altre: sabbia fine, mare limpido, sdraio e lettini a pagamento e per chi come me non ha programmi giornalieri c’è la possibilità di stendere il proprio telo sul lungomare. Vorrai mica buttare via 4 euro di lettino ed ombrellone e magari dopo mezz’ora che sono lì mi carico qualche russa… (come faccio a trascrivere il mio caratteristico doppio fischio?)
I locali che si affacciano direttamente sulla vasta spiaggia ce ne sono a frotte, con musica a bomba e gente che balla in costume con i loro drinks in mano.
I music bar’s pomeridiani sono sicuramente i posti dove buttare l’esca e spesso e volentieri si torna a casa sempre con del buon pescado… Ma anche nei dintorni degli watersports che spuntano numerosi qua e là sulla costa di Faliraki ci sono parei, perizomi, bikini e topless per tutti i gusti.

A Faliraki succede...

A Faliraki succede…

Fortunatamente nelle ore in cui mi reco io in spiaggia il sole ha già l’aspetto annoiato di chi ha passato tutto il giorno a fare il suo duro lavoro e quindi il rischio ustione è pari a quello che il prossimo scudetto lo vinca il Sassuolo. (non si offendano i sassuolesi. Come si chiamano?) Ed è proprio quando cala il sole la prima apparizione lunare mi ricorda, oltre alle tipe che mi sono portato in spiaggia le notti durante la mia lunga permanenza sull’isola, che è giunta l’ora dell’aperitivo e Faliraki cambia aspetto.
I negozi della bar street accendono le loro insegne colorate e luminose, altri music bar’s aprono le serrande in attesa di rimettere in moto la movida che notte dopo notte accompagna i più temerari turisti di Rodi.
Tra quelli ci sono anch’io. Ma il capitolo notte è un altro e lo leggerete presto su questo blog.
Adesso fatemi gustare questo mojito annacquato mentre continua la caccia… (Daniele)

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